L’eccessiva connessione alla rete è una tossina che minaccia la nostra società.
Da abitudine a dipendenza, il passo è breve.
Questo è il rischio principale a cui vanno incontro adolescenti e preadolescenti, ormai sempre più precoci nell’uso di smartphone e tablet e sempre più connessi.
Troppe ore chini sullo schermo possono creare danni anche seri alla salute dei nostri giovani.
L’Associazione “Riaccendi il Sorriso” - nata dalla ferma volontà della Dottoressa Rosaria Sommariva, medico dentista e docente al master universitario di Medicina del Sonno presso l’Università di Bologna svolge attività ricreative e culturali nel settore sociale, dell’arte e dello sport; comprese quelle discipline ed attività di carattere educativo, pedagogico, di promozione sociale e di informazione medico-scientifica attività di utilità sociale a favore degli associati e di terzi, senza finalità di lucro e nel pieno rispetto della libertà e dignità degli associati, ispirandosi a principi di democrazia e di uguaglianza dei diritti di tutti gli associati.
L’associazione realizza i propri scopi con le seguenti attività:
– Offre opportunità di aggregazione, di impegno, di crescita civile e morale. Offre integrazione sociale, culturale, educativa e ricreativa.
– Programma, produce e gestisce dal principio al suo naturale decorso attività quali corsi didattico-laboratoriali per bambini ed adulti in tutte quelle discipline che possano concorrere a perseguire i fini dell'associazione, spettacoli, seminari e/o lezioni.
– Organizza eventi culturali e sportivi: manifestazioni, incontri, seminari, spettacoli, performance, reading, mostre e vernissage, concerti, saggi, proiezioni e cineforum, convegni, corsi di istruzione, qualificazione.
– L'associazione partecipa alla vita della collettività e tal fine di perseguire le proprie finalità può richiedere sovvenzioni, finanziamenti, contributi e sponsorizzazioni da parte di enti privati come di enti pubblici.
– Affianca enti, istituzioni e associazioni di volontariato che abbiano fini in armonia con quelli dell’associazione.
La nostra storia è un continuo processo di crescita costantemente alla ricerca di nuovi stimoli e opportunità.
Siamo mossi dalla passione dei nostri progetti, dove l'individuo si trasforma in un team unito e coeso poiché crediamo nell'importanza della collaborazione.
Ci impegniamo con dedizione a perseguire il nostro obiettivo fondamentale: garantire serenità e felicità ai nostri bambini.
La nostra missione è condotta con professionalità e spirito di servizio.
Il nostro team è composto da individui unici, ognuno portando con sé una varietà di talenti, esperienze e passione unica.
È la diversità dei nostri percorsi personali, però, che ci rende unici e ci arricchisce. Ogni membro è una tessera preziosa nel mosaico della nostra associazione, contribuendo con la propria luce e dedizione a rendere il mondo un posto migliore per i nostri bambini.
Insieme, formiamo una squadra speciale con il potere di creare un impatto straordinario.
Nell'attuale contesto allarmante, Riaccendi il Sorriso sta attuando una serie di azioni concrete sul territorio e campagne di sensibilizzazione sulla tematica. L'impegno vede il coinvolgimento di enti pubblici (a partire dalla Regione Toscana) e privati, nonché di importanti organizzazioni come il CONI Regionale, la Polizia Postale Regionale e l'Ufficio Scolastico Provinciale Territoriale di Lucca e Massa-Carrara. Inoltre, la FIMP regionale (Federazione Italiana Medici Pediatri) e altre associazioni e realtà sono state coinvolte nel progetto "Sconnessi in Salute".
L'iniziativa è stata presentata ufficialmente nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, alla presenza di autorità come il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l'Assessore alle Infrastrutture Digitali Stefano Ciuoffo e l'Assessore al Diritto alla Salute e Sanità Simone Bezzini.
"Un'importante sessione di formazione in classe dedicata a comprendere e affrontare l'abuso della tecnologia da parte dei giovani.”
Consigliera regionale Valentina Mercanti e sindaco di Montecarlo Lucca
Federico Carrara
Dott. Marco Simonetti e
Leonardo Fornaciari sindaco di Porcari
Stefano Pellacani
delegato Coni provincia di Lucca
Eugenio Giani Presidente della Regione Toscana in sala Pegaso
Dott.ssa Elisabetta Mancini Vice Questore aggiunto Polizia di Stato
Donatella Buonriposi
Dirigente ufficio scolastico
Prof. Giuseppe Insalaco pneumologo dell’Istituto di farmacologia traslazionale del CNR di Palermo, Esperto in Medicina del Sonno
Sala Pegaso
Alcuni soci al convegno in fondazione cassa di risparmio di Lucca San Micheletto con il giornalista Marino Bartoletti che ha moderato l’evento
Mara Maionchi
Marcello Lippi e Raffaele Casagrande
Francesca Bruschi, Marcello Lippi e
Dott. Marco Simonetti
Dott.ssa Silvia Salis atleta olimpica, Vice Presidente Nazionale Coni
Prof Lino Nobili Direttore Neuropsichiatra Infantile Ospedale Pediatrico G.Gaslini, Genova
Dott.ssa Alessandra Belardini primo dirigente della Polizia di Stato
Prof Claudio Oliva, referente per l’ufficio scolastico provinciale territoriale di Lucca e Valentina Mercanti Consigliere Regionale presso Regione Toscana
Vizzoni Nicola campione olimpico
Lo Sport a teatro
Evento "Rompi gli Schermi", il cui obiettivo è stato quello di offrire al pubblico un'esperienza unica e coinvolgente, portando lo sport direttamente sul palcoscenico.
Luana Nosetti responsabile del Centro di Pneumologia e Disturbi Respiratori nel Sonno, Clinica pediatrica Università degli Studi dell’Insubria, Responsabile del Centro SIDS della regione Lombardia
"Evento: Conferenza "Giovani e Tecnologie Emergenti"
Organizzato da: Sezione Ammi di Pisa (Associazione delle Donne Medico-Manager Italia)
Tema: Donne per la Salute
Sede: Ordine dei Medici di Pisa
Relatori: Dott Ssa Marina Zazo, Presidente di Ammi Pisa; Dottor Andrea Guerra, Psicologo, Psicoterapeuta e Docente di Psicologia Sociale presso l'Università di Pisa."
" Prof. Luigi Ferini Strambi, Professore Ordinario di Neurologia all’Università Vita-Salute San Raffaele, Milano e Past President WASM (World Association Sleep Medicine)."
Simone Cardullo Presidente Coni regionale
Dott Valdo Flori insieme a Eugenio Giani e assessore alle tecnologie della regione toscana Ciuoffo Stefano
Dott Valdo Flori segretario regionale FIMP Toscana
La tecnologia sta giocando un ruolo fondamentale nella convivenza umana. Questa sua importanza si è però tradotta in altrettanto rilevanti nodi da sciogliere, sia dal punto di vista sanitario, sia da quello sociale.
La tecnologia avanza, si radica nelle nostre abitudini, divenendo ora una consuetudine ora un dato certo della vita quotidiana di ciascun individuo. Ma siamo davvero sicuri che un progresso tanto celere e destinato a perpetuare costituisca davvero un beneficio.
Da abitudine a dipendenza, il passo è breve. Questo è il rischio principale a cui vanno incontro adolescenti e preadolescenti, ormai sempre più precoci nell’uso di smartphone e tablet.
Non che internet e i social network siano del tutto negativi, anzi, in alcuni casi possono rappresentare un aiuto per favorire le relazioni sociali con i coetanei, ma un’iperattività concentrata sugli smartphone può diventare dannosa per la salute psicofisica.
Secondo dati ISTAT riferiti al 2018 l’85% degli adolescenti tra 11 e 17 anni usa quotidianamente il telefonino, il 72% naviga su internet tutti i giorni, percentuale che solo 4 anni fa era del 56%. Le più frequenti utilizzatrici sono le ragazze (l’87,5% usa il telefono tutti i giorni).
L’accesso a internet è fortemente trainato dagli smartphone, solo il 27% si connette dal PC, percentuale che nel 2014 era del 40%. Circa il 60% dei ragazzi controlla lo smartphone come prima cosa appena svegli e come ultima cosa prima di addormentarsi. Il 63% (tra 14 e 19 anni) usa lo smartphone a scuola durante le lezioni; il 50% dichiara di trascorrere dalle 3 alle 6 ore al giorno con lo smartphone in mano.
Ma allora come si devono comportare mamme e papà con figli troppo telefono- dipendenti?
Servono dialogo e regole chiare, i genitori devono mantenere sempre una comunicazione efficace con i propri figli, perché una buona relazione contribuisce a favorire un corretto uso delle tecnologie digitali. Inoltre è indispensabile anche stabilire regole e limiti chiari nell’utilizzo dei media device: mai a tavola, mai mentre si fanno i compiti, a meno che non siano di ausilio per lo studio, mai nei momenti in cui la famiglia è riunita, mai prima di andare a dormire.
Bisogna fare attenzione ad alcuni campanelli d’allarme tra i quali frequenti mal di schiena, mal di testa, modifiche nei ritmi del sonno, sonno con molti movimenti, bruciore e lacrimazione degli occhi, mancanza di interessi e incapacità di staccarsi dallo smartphone.
Il rischio di dipendenza si configura quando si usa lo smartphone in maniera compulsiva. La dipendenza da internet e quella da smartphone si caratterizzano da stati quali ansia e irritabilità, crisi e aggressività, dopo un periodo di astinenza, tentativi falliti di spegnere il telefonino, compromissione delle relazioni sociali. La dipendenza purtroppo è favorita dal facile accesso agli smartphone in qualunque momento della giornata e in ogni luogo in cui ci si trovi ed è associata a sbalzi d’umore, isolamento, perdita del controllo, ansia, astenia e depressione.
Una buona relazione genitore-adolescente contribuisce a prevenire il rischio di dipendenza diminuendo il livello di ansia sociale spesso diffuso tra i ragazzi e gli altri sintomi. Quando l’isolamento diventa patologico si parla di un fenomeno caratterizzato da una volontaria esclusione sociale chiamato HIKIKOMORI, che in Italia coinvolge circa 120 mila adolescenti i quali trascorrono su internet oltre 12 ore al giorno, mostrando sintomi importanti di patologie psichiatriche.
L’uso di smartphone prima di dormire, e la luce blu emessa dallo schermo, ha un impatto negativo sul ritmo circadiano perché causa eccitazione e difficoltà ad addormentarsi: la durata totale del sonno si riduce di 6 ore e mezzo a settimana.
Quando il sonno è insufficiente o non adeguato può essere causa di malattie cardiovascolari, disfunzioni metaboliche, diabete e non solo. Una scarsa qualità del sonno ha conseguenze negative nella vita dei ragazzi come stanchezza, depressione, disturbi dell’alcool, disturbi ossessivo-compulsivi, abuso di sostanze, risultati scolastici scadenti, iperattività, minor capacità di concentrazione, problemi di crescita, disturbi dell’appetito, minore resistenza agli sport, etc.
L’uso eccessivo dello smartphone può provocare dolori articolari e muscolari.
Il 70% degli adolescenti manifesta dolore al collo, il 65% alla spalla e dolore al polso e alle dita nel 46% dei casi.
I disturbi muscolo-scheletrici legati agli smartphone possono essere influenzati da molti fattori, tra cui la dimensione degli schermi, il numero di messaggi di testo inviati e le ore al giorno trascorse sugli smartphone.
Un’iperattività concentrata sugli smartphone è associata ad una maggiore distrazione cognitiva e a disattenzione che occasionalmente mette in pericolo la stessa vita degli utenti. Un utilizzo improprio dello smartphone da parte dei ragazzi impegnati ad ascoltare musica, giocare o rispondere ai messaggi mentre camminano o attraversano la strada è pericoloso.
L’uso eccessivo di smartphone può determinare un approccio superficiale all’approfondimento, una minore concentrazione e una maggiore tendenza alla distrazione, con conseguenti scarsi risultati scolastici.
L’esposizione a tablet e smartphone può interferire anche con la vista. Il ragazzo può avvertire una sensazione di corpo estraneo nell’occhio e/o bruciore oculare, sintomatologia del tutto simile a quella dell’occhio secco.
Per di più gli smartphone sono utilizzati a una distanza ravvicinata a causa del loro piccolo schermo, inducendo quindi fatica oculare, abbagliamento e irritazione.
L’eccessivo uso degli smartphone a breve distanza può influenzare lo sviluppo di una condizione chiamata “esotropia acquisita concomitante”, ovvero può causare una tipologia di strabismo che si verifica quando appare una forma di diplopia che coinvolge dapprima solo la visione lontana e poi anche quella ravvicinata.
Non diciamo che tutto è negativo. L’uso di smartphone ha anche degli aspetti positivi che riguardano le interazioni sociali. In particolare, alcune ricerche hanno osservato che l’interazione online potrebbe servire agli adolescenti a uscire dalla timidezza e dall’isolamento e a relazionarsi con gli altri.
Per gli adolescenti che si sentono isolati e depressi, internet e smartphone possono fornire un aiuto per migliorare l’umore, sentirsi più autonomi e indipendenti, essere accettati dai coetanei e aumentare l’autostima.
Bernard Dika Alfiere della Repubblica presso Repubblica Italiana, coordinatore presso Giovanisi’- Regione Toscana, Portavoce del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani
Le conseguenze di un uso massiccio della tecnologia, smartphone, social network, etc. non si avvertono solo sulla crescita e lo sviluppo degli adolescenti, ma anche sulla loro salute, incidendo sullo stile di vita, sull’uso “innaturale” dei sensi, sulla eccessiva sedentarietà, sul fisico, etc.
In sintesi 10 buoni motivi per limitare l’uso dei dispositivi elettronici:
un cervello in sviluppo sovraesposto alla tecnologia può provocare deficit delle funzioni esecutive e dell’attenzione, ritardi cognitivi, apprendimento compromesso, aumento dell’impulsività, diminuzione della capacità di autoregolarsi, sviluppo precoce etc.
L'uso della tecnologia limita il movimento e questo può causare dei ritardi nello sviluppo (alfabetizzazione e risultati scolastici scarsi). Il movimento migliora l’attenzione e la capacità di apprendimento.
L’uso eccessivo della tecnologia è associato all’aumento dell’obesità e della miopia.
I bambini/adolescenti obesi poi saranno maggiormente esposti in futuro al diabete, al rischio di ictus ed infarto.
La posizione durante l’uso dei dispositivi provoca problemi e dolori ossei, muscolari e articolari (collo,spalle, schiena, mani, etc.).
Il 75% dei bambini di età 9/10 anni non dorme bene, per cui il rendimento scolastico ne risente in maniera drammatica.
Rischio insonnia elevato nei giovani.
L’uso eccessivo della tecnologia può causare depressione infantile, ansia, disturbi dell’attaccamento, deficit dell’attenzione, autismo, disturbo bipolare, psicosi e comportamento problematico.
Contenuti violenti dei media possono generare aggressività del bambino. L’eccessiva esposizione a contenuti di violenza fisica e sessuale può comportare con il passare del tempo rischi sulla salute pubblica.
I media sono anche generatori di cyberbullismo nelle sue diverse forme. I contenuti veloci dei media contribuiscono allo sviluppo del deficit di attenzione, abbassamento della concentrazione e della memoria: bambini che non prestano attenzione non imparano.
Anche i genitori sono fortemente attaccati alla tecnologia e si allontanano dai figli. L’assenza dei genitori porta i figli ad “aggrapparsi” alle apparecchiature elettroniche e questo causa dipendenza, con evidenti forme di crisi di astinenza.
L’eccessivo uso dei media provoca esposizione massiccia alle radiofrequenze ed onde elettromagnetiche, dannose per la salute.
La luce blu emessa dai dispositivi inibisce la melatonina causando disturbi del sonno.
Presentazione del progetto sabato 19 agosto 2023 dal palco del "Caffè" della Versiliana, presenti il sindaco del Comune di Pietrasanta Alberto Stefano Giovanetti, e la Dott.ssa Lorena La Spina al comando della Polizia Postale regionale.
L’Associazione Riaccendi il Sorriso ha promosso in questi anni iniziative atte a sensibilizzare genitori, educatori, pediatri, rappresentanti del mondo dello sport della cultura e tutte quelle figure di riferimento che nella vita degli adolescenti rivestono un ruolo centrale, mostrando quali siano le conseguenze dell'uso e dell'abuso dei dispositivi digitali in età infantile e adolescenziale.
I dati raccolti dall'Associazione Riaccendi il Sorriso, in collaborazione con la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) sono allarmanti: all’età di 14 anni il 45% dei ragazzi (quasi la metà dell’intera popolazione di quell’età) usa il cellulare 6 ore al giorno e il 47,3% manifesta una crisi di ansia e di collera quando non può usare il cellulare, con sintomi di astinenza, proprio come quelli provocati alle droghe. Riaccendi il Sorriso ha promosso nei mesi scorsi iniziative volte a sensibilizzare genitori, educatori, pediatri, rappresentanti del mondo dello sport, della cultura e tutte quelle figure che rappresentano un punto di riferimento nella vita degli adolescenti. Le conseguenze di un uso improprio della tecnologia, smartphone, social network, etc. non si avvertono solo sulla crescita e sullo sviluppo degli adolescenti, ma anche sulla loro salute.
Oggi tra le App proprio i social sono tra i più utilizzati. Questo perché le persone in generale sono esseri estremamente sociali. Nella vita reale l’incontro sociale e la socializzazione creano felicità e soddisfazione. La socializzazione attraverso gli smartphone, è risaputo, crea l’effetto opposto. I social oltre a ridurre il livello di soddisfazione, fanno aumentare le emozioni negative come ansia e depressione. Da oltre dieci anni è aumentato anche il fenomeno dei cosiddetti “hikikomori” che interessa oggi circa il 15% e il 20% dei minori. Per questo sono circa tra gli 80.000 e 100.000 gli individui che presentano forme di ritiro sociale. I dati in merito raccolti finora delineano uno scenario davvero preoccupante.
I minori vittime di bullismo sono il 54%. Rispetto invece al cyberbullismo, le vittime sono il 31% (Dati Moige). Si tratta di offese verbali e digitali, violenza fisica e psicologica, diffusione di immagini e video, scherzi telefonici che conducono a ritiro sociale e all’insorgenza di disturbi come depressione, disturbi d’ansia, disturbi dell’umore, disturbi del comportamento alimentare e autolesionismo, rabbia, paura e nei casi più gravi la via d’uscita è rappresentata dal suicidio.
E’ per questo motivo che nell’anno scolastico 2023/24, Riaccendi Il Sorriso promuove il progetto “Mai Soli, Riaccendi Il Sorriso” contro il bullismo e il Cyberbullismo.
Premessa: Bullismo e Cyberbullismo Bullismo e cyberbullismo rappresentano l’espressione di un malessere al quale i giovani di oggi sono esposti con conseguenze devastanti per i diretti interessati e anche per le famiglie: stigmatizzazione, ritiro sociale, conseguenze legali, disturbi dell’umore, disturbi d’ansia, disturbi del comportamento alimentare e sempre più spesso il suicidio come via d’uscita.
Emerge la necessità di un punto di riferimento continuo per tutte le parti coinvolte. Nasce da qui la nostra proposta di uno sportello di ascolto attivo, perché bullismo e cyberbullismo non si fermano mai. Uno sportello che rappresenti uno spazio sicuro anche per il bullo che conseguentemente, per il suo modo di agire, viene stigmatizzato dalla società. L’associazione propone uno sportello di ascolto in cui:
segnalare casi di bullismo e cyberbullismo;
chiedere aiuto sia per chi è “oggetto” delle azioni di bullismo e cyberbullismo; sia per chi è attore attivo (“il bullo”); sia per “i testimoni”, genitori stessi, educatori, ovvero coloro che sono a conoscenza di situazioni a rischio e che assistono al bullismo e necessitano di un confronto;
trovare accompagnamento psicologico negli eventuali passaggi alla denuncia e ricevere anche informazioni rispetto alle autorità competenti alle quali rivolgersi;
anche le famiglie delle vittime possono ricevere aiuto adeguato, anche dal punto di vista psicoeducativo in setting individuale o gruppale (supporto alla genitorialità).
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